mercoledì 3 novembre 2010

Arte Moderna?

Il marito: «Scusa ma che ci fa un’opera di Kounellis nel bel mezzo della mostra di Licini?». Risposta della moglie: «Ma che Kounellis! Non vedi che ci cade davvero l’acqua nella bacinella? Piove dal soffitto!». Ancora il marito: «Quanto scommettiamo, non vedi come è transennata l’area? Questa è arte povera cara mia, è tutto spiazzamento, elevazione dell’oggetto comune ad opera d’arte».

Intervento (salvifico e accompagnato da sorrisino imbarazzato) di un’addetta alla sala: «Signori, in effetti, la galleria si scusa perché questo è uno spazio nuovissimo e appena riqualificato, ma con tutta questa pioggia sgocciola acqua dal soffitto e siamo costretti a raccoglierla in una bacinella».


Ho da sempre difficoltà a gestirla, l'arte moderna. Mi dicono che devo lasciarmi andare e percepire l'emozione che trasmette, senza soffermarmi sull'oggetto artistico in sè.
Ma il più delle volte l'unica emozione è frustrazione da presa per il culo.
Cui subentra il secondo sintomo classico: il dubbio che quell'opera avrei potuto metterla assieme anch'io. Se ci riesco con i mobili dell'Ikea, posso farcela anche con la maggior parte delle installazioni d'arte povera.

Certo a me manca il lampo del genio. O forse il tempo di grattarmi la pancia e pensare a come mettere nel sacco i poveri fruitori dell'opera...

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