domenica 31 ottobre 2010

Hansel e Crepet

Hänsel e Gretel, figli di un povero taglialegna che non riesce più a sfamare la famiglia, sono stati condotti nel bosco: lì, i due bambini vengono abbandonati. Vagando per la foresta, i fratellini trovano finalmente una radura, dove vedono una piccola casa. Si avvicinano e, con stupore, scoprono che la casetta è tutta fatta di dolci che loro, per la fame, si mettono a mangiare.   Mentre stanno sgranocchiando le pareti di marzapane, dall'interno della casa spunta una vecchietta. Molto affabile, questa si offre di ospitare i due fratelli. I bambini, non sapendo dove andare, accettano grati la sua ospitalità...   Ma, ben presto, Gretel e il fratello si rendono conto di non essere più liberi, ma prigionieri di una strega: il maschietto - troppo magro - viene messo all'ingrasso, dentro a una gabbia, così da metter su un po' di carne perché è destinato a diventare il pasto della strega, ben decisa a mangiarselo quanto prima. Gretel - che, dovendo fare le pulizie, è libera di girare per la casa- riesce con un trucco a spingere la strega dentro la stufa, uccidendola. Libera Hänsel e così, i due bambini, impadronitisi dei beni della morta, tornano a casa dai genitori ormai ricchi e senza problemi economici per il futuro.

Non c'è che dire, una favola profondamente educativa. La morale è che puoi fare tutte le cazzate che vuoi, ma se alla fine sei sufficientemente senza scrupoli da approfittare delle situazioni in cui ti sei cacciato, te la caverai alla grande. Anche a costo di commettere reati, che però la tua coscienza non percepirà come tali. Non solo: il fine ultimo non è neanche quello di salvare la pellaccia, ma quello di uscirne arricchiti economicamente.
Praticamente la storia di Pietro Maso. Una favola modernissima...

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